MILANO – L’arte contemporanea si prepara a scoprire i meandri del desiderio nella terza edizione di (un)fair, la fiera-non fiera che si terrà dal 1 al 3 marzo 2024 presso il Superstudio Maxi di Milano. Un evento innovativo che offre una risposta audace alla crescente necessità nel mondo dell’arte di cercare alternative ai tradizionali format espositivi.
Il desiderio: cuore pulsante di (un)fair
Il tema centrale della fiera, il desiderio inteso come aspirazione e ricerca appassionata, si riflette non solo nelle opere esposte ma anche nell’esperienza stessa offerta ai visitatori. (un)fair invita gli amanti dell’arte a immergersi in un mondo di emozioni, stimoli intellettuali e riflessioni attraverso un approccio più esperienziale.

L’arte come risposta alle mancanze
In un panorama artistico internazionale in continua evoluzione, (un)fair si distingue presentando un modello originale che va oltre i confini degli eventi espositivi tradizionali. Con la partecipazione di 60 gallerie nazionali ed estere, provenienti da paesi come Giappone, Messico, Iran, Turchia, Ungheria e Spagna, la fiera offre uno sguardo unico sulle ultime tendenze dell’arte contemporanea.
Ricercando il desiderio attraverso le opere
La campagna di comunicazione, firmata dall’artista Rooy Charlie Lana, affronta la tematica del desiderio in modo audace, esplorando identità, corpi come atti performativi e desideri nascosti. L’arte diventa così uno specchio della complessità umana, riflettendo la varietà di desideri che (un)fair si propone di soddisfare.
Oltre l’esposizione: sezioni speciali e progetti innovativi
(un)fair 2024 presenta una serie di sezioni speciali e percorsi che abbracciano nuovi media, design, illustrazione e arti performative. Tra queste, spiccano la sezione dedicata ai nuovi media e artisti della nuova generazione, la fusione tra arte e design, e l’approfondimento sull’illustrazione come fonte di rilevanza nell’arte contemporanea.

Erotika III: un’esplorazione Adults Only
L’aspetto provocatorio di (un)fair si manifesta con “Erotika III” di ClitSplash, un collettivo femminista cubano che esplora la sessualità attraverso azioni nel metaverso. Una prospettiva audace che aggiunge uno strato di diversità e liberazione al dialogo artistico.
Oltre i confini della fiera: 365 (un)fair
(un)fair non si limita ai confini della fiera. Grazie al progetto “365 (un)fair”, l’offerta artistica si espande durante tutto l’anno con mostre, residenze, attività educative e progetti diffusi. Questo approccio innovativo mira a coinvolgere diverse fasce di pubblico, esplorando nuove connessioni al di fuori dei tradizionali circuiti dell’arte.
(un)fair 2024: un viaggio nell’arte e nel desiderio
Con la sua terza edizione, (un)fair continua a ridefinire il concetto di fiera artistica, trasformandola in un’esperienza coinvolgente e stimolante. Milano diventa il palcoscenico di un dialogo aperto sul desiderio, che si sviluppa attraverso opere d’arte, performance e innovativi progetti collaterali, aprendo nuovi orizzonti nel mondo dell’arte contemporanea.