MILANO – Numerosi gli amici di LILT che, giovedì 20 ottobre nel Quadrilatero della moda, si sono dati appuntamento sotto i fiocchi rosa appesi nella via Montenapoleone per annunciare la giornata dello Shopping in rosa. Si sono inoltre alternati sul palco per raccontare la loro adesione alla battaglia per la lotta contro il tumore, personale o al fianco di una persona cara.

Lo Shopping in rosa è un’iniziativa che si rinnova da 12 anni grazie alla collaborazione tra la Lega italiana per la lotta contro i tumoriLILT Milano Monza Brianzae l’associazione MonteNapoleone District.

Sabato 22 ottobre più di 50 boutique di via Monte Napoleone, Verri, Sant’Andrea, Santo Spirito, San Pietro All’Orto, Bagutta e Gesù hanno devoluto il 10 per cento delle vendite della giornata a favore di progetti capaci di rendere sempre più capillare la prevenzione al femminile.

A sostenere lo Shopping in rosa, ieri sera al Cova Garden, sono intervenuti: Stefania Andriola, Norma Cerletti, Cloe D’Arcangelo, Marta Fenaroli (Miss Coraggio del concorso Miss Italia), Federica Fontana, Andrea Giuliacci, Gabriella Golia, Germano Lanzoni, Justine Mattera, Susanna Messaggio, Rossella Migliaccio, Juliana Moreira, Edoardo Stoppa.

Dal 2010 a oggi MonteNapoleone District, la realtà che riunisce i più prestigiosi brand del lusso e della moda, ha condiviso con grande attenzione ed impegno il sostegno a LILT e alla sua missione dedicata alla salute delle donne.

“Abbiamo unito lo shopping di lusso e la solidarietà per promuovere la salute di tutti – sottolinea Guglielmo Miani, presidente di MonteNapoleone District -. Si è creata in questo modo una formula vincente, che fa di un momento di svago l’occasione migliore per sostenere LILT nel concreto. In questi anni abbiamo raccolto un milione e 700mila euro: un contributo che ha permesso di aiutare la Lega Italiana per la lotta contro i tumori nell’acquisto di apparecchiature mediche, nel rinnovo di spazi ambulatoriali di Milano e nell’offerta di servizi sempre più all’avanguardia. Un esempio su tutti, lo Spazio Mobile LILT, l’ambulatorio mobile di dieci metri che permette oggi di raggiungere anche le fasce di popolazione più debole, per invitare alla prevenzione in ogni contesto. La pandemia ha distolto fondi e attenzione alle attività di screening: dobbiamo colmare velocemente questo vuoto”.

About Author

Francesco Russo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *