MILANO – Kuiri è il primo servizio di kitchen sharing italiano, che permette di aprire la propria attività di food delivery in soli trenta giorni, con un investimento iniziale ridotto. La nuova app Megamix consente agli utenti di ordinare dai diversi ristoranti partner con un’unica transazione e un’unica consegna: una multi order experience rivoluzionaria, che rappresenta un vantaggio non solo per i clienti, ma anche per i brand di ristorazione. L’app, che rappresenta il coronamento di un progetto nato appena 8 mesi fa, offre infatti commissioni ridotte rispetto ai grandi provider del settore e permette di incrementare volume degli ordini, profitti ed efficienza, attraverso pick-up, consegna a domicilio e acquisti in cassa ulteriormente semplificati dalla possibilità di ordinare da più insegne nello stesso momento.
Kuiri Megamix è al momento disponibile come web app esclusivamente per l’asporto. Entro la fine di maggio l’applicazione si potrà scaricare sui propri device per effettuare anche ordini in delivery.
“Con l’avvento di Kuiri Megamix abbiamo dato il via all’era del multiorder rivoluzionando totalmente il concetto del food delivery che, prima dell’arrivo della nostra app, si riduceva per il consumatore a un ordine per singolo ristorante. Il servizio sarà inizialmente disponibile su webapp ed erogato solo per il take away per poi diventare usufruibile tramite app e attivo anche per il delivery. Se da un lato stiamo ricevendo richieste di partnership da parte di insegne note e ben posizionate sul mercato, dall’altro stiamo supportando progetti di junior brand intenzionati a entrare nel nostro circuito. Siamo davvero soddisfatti del successo riscosso da Kuiri e prevediamo, entro la fine del 2022, di dar vita al primo progetto di franchising con espansione nelle principali città italiane.” Queste le parole con cui Paolo Colapietro, founder e CEO di Kuiri, presenta l’app Megamix.
Kuiri (che in esperanto significa “cucinare”) propone un modello di business strategico, in un momento in cui la ristorazione a domicilio sta registrando una crescita esponenziale. Oltre agli spazi in condivisione, attrezzati con le migliori cucine professionali e personalizzabili in base alle proprie esigenze, il servizio prevede un sistema operativo 2.0 basato sulle più avanzate tecnologie – dalla fiscalità alla gestione degli ordini, dal marketing al packaging – con l’obiettivo di ottimizzare ogni aspetto del business. A differenza delle dark kitchen tradizionali, Kuiri offre a ciascun ristorante virtuale una cucina a vista dotata di insegna e vetrina e di una finestra dedicata al servizio da asporto.
Kuiri apre la terza location di Milano
Presente a Milano con tre location – la prima inaugurata in via California nel febbraio del 2021, la seconda aperta in via Melchiorre Gioia lo scorso aprile e l’ultima, operativa da qualche settimana, in piazza Carlo Erba (angolo Via Plinio), tutte provviste anche di dehors per l’eventuale consumazione in loco – la start up punta ad aprire, nell’arco di 24 mesi, fino a 60 “smart kitchen” su tutto il territorio italiano, prediligendo sempre i quartieri più vivaci delle città, ognuno con un bacino di utenti e con caratteristiche differenti, potendo così sfruttare la domanda elevata e il traffico pedonale intenso.
Ad oggi Kuiri gestisce in media oltre 1500 ordini settimanali – di cui il 65% è costituito da delivery e il 35% da take away – per un totale di 16.800 ordini mensili, che puntano al raddoppio con la recente apertura della terza location. La start up conta attualmente 20 cucine e 16 brand (tra cui spiccano Hamburger by Il Mannarino, A Casa di Nonna by Il Mannarino, UrBun, Inzuppo e Noodle Bar). Grazie all’utilizzo del sistema operativo Oracle, Kuiri è in grado di processare gli ordini con sei minuti di anticipo rispetto alla media dei ristoranti.