MILANO – La 15ª edizione de “La Vendemmia di MonteNapoleone” ha illuminato il Quadrilatero della Moda di Milano il 10 ottobre, trasformando il celebre quartiere del lusso in un raffinato palcoscenico dove moda ed eccellenza enologica si incontrano.

Ideata e organizzata dall’Associazione MonteNapoleone District, presieduta da Guglielmo Miani, la manifestazione si è consolidata come un punto di riferimento per chi ricerca l’eccellenza del Made in Italy, unendo il fascino dell’alta moda al prestigio delle più celebri cantine vinicole italiane e internazionali.

Via Montenapoleone

Quest’anno, l’atmosfera dell’evento è stata ulteriormente impreziosita dalle scenografie firmate dal celebre event designer Vincenzo Dascanio, che ha adornato le vie di Montenapoleone, della Spiga e Verri con portali di edera, grappoli d’uva, botti e ceste, trasformandole in un ambiente evocativo e sofisticato ispirato alla vendemmia.

Le boutique e i vini: un viaggio tra moda e tradizione vinicola

Le boutique del Quadrilatero hanno accolto gli ospiti con esperienze uniche, presentando abbinamenti esclusivi tra moda e vini prestigiosi, per una celebrazione che ha unito lusso e cultura enologica:

  • IWC e Missoni hanno offerto una degustazione del Trentodoc Ferrari, sinonimo di eleganza e raffinatezza, rappresentando l’incontro tra l’orologeria e l’abbigliamento di lusso e lo “spumante degli italiani” per antonomasia
  • Panerai ha presentato i grandi vini dei Marchesi Frescobaldi, portando la tradizione toscana nel cuore di Milano, mentre Valentino ha offerto agli ospiti il piacere di degustare i vini della Tenuta Tignanello, simbolo dell’iconica famiglia Antinori.
  • MooRER ha collaborato con Allegrini per offrire l’Amarone della Valpolicella Classico DOCG, un’icona dell’eccellenza enologica della Valpolicella, in un ambiente che ha celebrato il lusso sartoriale italiano.
  • Cortigiani ha proposto il Prosecco di Bortolomiol, mentre la cantina di San Patrignano ha trovato posto da Sabbadini, portando il suo messaggio di speranza attraverso l’eccellenza vinicola.
  • Lanvin ha celebrato i vini siciliani di Cusumano, simbolo dell’eccellenza del sud Italia.
  • Acqua di Parma ha ospitato lo Champagne di Veuve Clicquot, celebre per la sua storia e il suo prestigio.
Giacomo Missoni con Trentodoc Ferrari

La gioielleria e il vino: l’eleganza nei dettagli

Le boutique di gioielleria hanno offerto un’esperienza unica di lusso e tradizione. IPPOLITA, con il suo stile contemporaneo e raffinato, ha collaborato con Valdo, offrendo ai visitatori una degustazione esclusiva del Valdo Vigna Pradase Metodo Classico, una cuvée di alta gamma prodotta in quantità limitata, simbolo della raffinatezza artigianale delle bollicine italiane.

Salvini Gioielli, brand simbolo dell’eleganza moderna e del savoir-faire della tradizione orafa valenzana, ha accolto gli ospiti con i vini della Tenuta Ca’ Bolani, tra cui l’iconico Sauvignon Blanc Aquilis Friuli DOC Aquileia 2019, che ha recentemente ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali.

Venini, iconico brand di vetro soffiato di Murano, ha celebrato i 40 anni dell’Acquavite d’Uva ÙE di Nonino, esponendo le iconiche bottiglie in vetro soffiato create in collaborazione con il maestro vetraio. Un tributo alla fusione tra arte e spirito enologico.

Casa Conte: il rifugio di lusso nel Cuore di Montenapoleone

Una delle novità più attese di questa edizione è stata l’allestimento di Casa Conte, una lounge esclusiva ospitata all’interno del prestigioso Palazzo Melzi di Cusano, in via Montenapoleone 18. Un raffinato appartamento di design contemporaneo che ha rappresentato il punto di ritrovo per ospiti VIP e selezionati invitati durante l’intera manifestazione, offrendo un’esperienza di lusso senza eguali.

Gli interni di Casa Conte sono stati curati nei minimi dettagli per creare un ambiente rilassante ed esclusivo, con arredi di alta gamma e un’atmosfera intima. A rendere l’esperienza ancora più straordinaria, la cantina privata di Casa Conte è stata firmata da due dei marchi più prestigiosi del gruppo LVMH: Cloudy Bay e Veuve Clicquot. Il Cloudy Bay ha portato i suoi celebri Sauvignon Blanc e Pinot Nero della Nuova Zelanda, mentre Veuve Clicquot ha offerto una selezione dei suoi champagne più rinomati, simbolo di oltre 250 anni di tradizione e innovazione.

La lounge si è rivelata il luogo ideale per incontri riservati e degustazioni esclusive, dove il fascino del vino e dello champagne ha incontrato l’eleganza dell’ospitalità di lusso, offrendo ai suoi ospiti una pausa rilassante tra le visite alle boutique e agli eventi della serata.

Degustazioni e tradizione enologica nelle boutique

Ogni boutique ha portato avanti la propria interpretazione di questo connubio tra moda e vino. Chiara Boni La Petite Robe, in via Sant’Andrea, ha ospitato la Luxury Collection Mionetto, con degustazioni del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut e del Prosecco Rosé DOC, creando un’atmosfera di eleganza che ha perfettamente bilanciato sartorialità e raffinatezza enologica.

Nelle vie vicine, Alexander McQueen ha celebrato i vini dei Marchesi di Barolo, icone del Piemonte, mentre Giorgio Armani ha offerto una selezione di etichette della Tenuta Guado al Tasso, portando a Milano l’autenticità della tradizione vinicola toscana.

Esperienze gourmet e menu dedicati

Durante l’intera settimana della Vendemmia, i migliori ristoranti di Milano hanno proposto menu gourmet abbinati ai vini selezionati dalle più prestigiose cantine. Tra questi, ventidue ristoranti hanno offerto pranzi e cene a prezzo fisso, dando agli ospiti l’opportunità di vivere un’esperienza enogastronomica unica, in cui l’eccellenza culinaria si è fusa con la ricercatezza del vino.

Un evento clou è stata la degustazione di Altemasi Trentodoc presso il Museo Bagatti Valsecchi, dove gli ospiti hanno potuto assaporare vini pregiati in un contesto di grande valore storico e artistico.

La Vendemmia di MonteNapoleone si conferma ancora una volta un evento imprescindibile per chi desidera immergersi in un viaggio di lusso, moda e vino, in una celebrazione senza pari dell’eccellenza italiana e internazionale.

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Francesco Russo

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