MILANO – “Nanda Vigo & Claudio Salocchi – a Milanese Utopia” è il titolo che Francesco Meda e David Lopez-Quincoces hanno dato all’allestimento dell’evento organizzato da Acerbis nell’importante show-room di Spotti Milano in viale Piave 27.

In occasione della Design Week 2023 gli stessi direttori creativi di Acerbis, storico e fondamentale punto di riferimento del Made in Italy di alta gamma hanno scelto di rivisitare il salotto milanese degli anni Settanta, interpretando in chiave contemporanea la sua dimensione più moderna e anticonformista.

Acerbis lusso

Tre quindi le novità presentate da Acerbis per questo nuovo e grande appuntamento del Salone e Fuorisalone 2023: la seduta sperimentale Due Più di Nanda Vigo, i geometrici giochi di acciaio e specchi dei coffee tables della serie Napoleone di Claudio Salocchi e, infine lo scenografico sistema di imbottiti modulari e componibili della serie Free System, progetto straordinario del 1973, sempre di Claudio Salocchi.

Ideazioni che pur compiendo cinquant’anni dimostrano tutta la loro attualità e vanno ad arricchire la collezione Remasters di Acerbis, dedicata alla riedizione e alla valorizzazione del lavoro di maestri del Design Italiano della seconda metà del Novecento.

L’elegante e fresco allestimento è completato da pezzi iconici di Acerbis, firmati da designer del calibro Frattini, Magistretti, Stoppino, Vignelli e ancora Vigo, presentati quest’anno in sofisticati aggiornamenti di colori, materiali e tecnologie, sempre sotto la guida di Meda e Lopez-Quincoces.

Acerbis in esposizione a maggio nello show-room di Spotti Milano

Per tutto il mese di maggio, presso lo show-room di Spotti Milano, sarà possibile ammirare ancora questi arredi e queste atmosfere e, in particolare, provare l’esperienza di accomodarsi nella grande composizione del Free System, 15 mq in un continuum di morbidezza fatto di sedute, pouf e tatami in un bianco e fresco tessuto bouclè.

Non solo ricchezza e comodità, ma anche convivialità, ottimismo, energia e, evidentemente, libertà sono le sensazioni che questo progetto trasmette, invitandoci non solo a godere della vita, ma anche a riflettere sull’idea di “vero lusso” in un modo più ampio e forse più autentico.

Cecilia M. Voi

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