Per aprire un eCommerce, sia che si tratti del primo o del secondo canale di vendita, è necessario partire da alcuni adempimenti e obblighi fiscali.

Il commercio elettronico può essere un’attività particolarmente redditizia. Del resto, è ormai risaputo quanto la recente pandemia abbia accelerato la transizione dalla cultura analogica a quella digitale. Tale passaggio, che in un certo senso potrebbe essere definito epocale, ha esercitato e continua a esercitare una forte influenza che si ripercuote anche sulle abitudini e sui comportamenti dei consumatori.

Gli analisti di mercato, da un paio di anni a questa parte, hanno evidenziato una decisa impennata delle vendite online. L’intero settore retail ha dovuto rivedere le proprie modalità di interazione con i clienti. Per rimanere competitivi all’interno di uno scenario in continua e costante evoluzione, i rivenditori di beni e servizi non possono esimersi dall’aprire un canale di vendita online.

Avere un sito eCommerce consente, infatti, di adeguarsi alle nuove necessità ed esigenze della clientela finale. È bene sapere che anche l’attività di vendita attraverso i canali digitali richiede che nulla venga lasciato al caso. Per iniziare a vendere in Rete bisogna come prima cosa procedere con l’apertura di una partita IVA (a meno che non se ne possieda già una). Alla partita IVA dovrà essere collegato il codice ATECO specifico – si tratta del 479110 ­– che identifica il commercio di beni o servizi su Internet.

Al momento dell’apertura della partita IVA, l’intestatario dovrà decidere se aderire al regime fiscale ordinario o a quello agevolato (denominato anche regime forfettario). In entrambi i casi, le operazioni di fatturazione dovranno essere svolte per via telematica. Per semplificare, velocizzare e ottimizzare questo genere di operazioni è consigliabile dotarsi di un software fatturazione elettronica come Easyfatt di Danea.

Installando un unico programma, si ha la possibilità di gestire contemporaneamente la fiscalità, il magazzino, le vendite e i pagamenti. Il gestionale, in aggiunta, integra funzionalità eCommerce che permettono di collegarlo con software di terze parti e di far dialogare la piattaforma con il proprio sito di vendita online.

Terminati gli adempimenti burocratici preliminari, ma indispensabili per aprire un negozio elettronico, si dovrà creare il sito web vero e proprio. Se non si è del mestiere, è meglio affidarsi al supporto offerto da professionisti specializzati oppure appoggiarsi ai maggiori player del settore (Amazon in primis), che in genere offrono la possibilità di acquistare uno spazio di vendita all’interno delle proprie piattaforme.

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Francesco Russo

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