MONTECARLO – Intimità e raffinatezza descrivono, in un perfetto equilibrio stilistico, il nuovo ristorante Chez Pierre a Montecarlo guidato da Pierre Baldelli. Una carriera da Maitre D’ da oltre 40 anni iniziata in un bistrot di Parigi e un’esperienza profonda nel mondo della cucina stellata tra Inghilterra, Francia e Principato di Monaco: Pierre Baldelli apre a Montecarlo il suo primo ristorante, dove l’Head Chef Stephane Goudé propone una cucina francese e piatti internazionali.

Situato all’interno del shopping centre Metropole, Chez Pierre è uno spazio avvolgente, dalle tonalità vibranti, che invita a momenti di emozione. Dal concept alla realizzazione, lo studio di architettura Vudafieri-Saverino Partners ha ideato un progetto che interpreta la storia e la passione di Pierre Baldelli, portando gli ospiti in un viaggio tra Montecarlo, Parigi e Londra, città in cui si è formato.

Chez Pierre è un luogo appartato. Lo spazio conta 50 coperti e 6 sgabelli bar ed è caratterizzato da un’atmosfera dal fascino retrò: il pavimento a losanghe in marmo bianco e nero, cifra stilistica tipica degli anni ‘60, imprime un segno grafico incisivo creando un filo conduttore tra gli arredi, le texture e gli accostamenti preziosi. La tonalità del rosso rubino intenso, scelta anche per gli sgabelli bar dal tocco vintage di Pedrali, ha un ruolo di spicco riflettendo la personalità di questa nuova meta gourmet che non vuole passare inosservata. Il contrasto con il tono neutro del tessuto Alter Ego di Dedar, materico e cangiante, che riveste i pannelli a parete, rende lo stile degli interni ancora più ricercato. Sperimentazione e innovazione, linee e forme sinuose, colori accesi e pattern geometrici diventano portavoce di idee ed emozioni: del racconto di un’esperienza gastronomica memorabile.

Il bancone è il fulcro del ristorante: il vetro righettato rosso retroilluminato e gli inserti verticali in ottone, enfatizzati sulle curve, ne scandiscono il ritmo, mentre una parete specchiata occupa il fondo e amplifica lo spazio. Specchi anticati su cui si susseguono immagini delle città di Parigi, Londra e Montecarlo accompagnano il tessuto sovrastante che smorza il riflesso dello specchio. Materiali come legno, ottone, vetro e superfici morbide come il velluto e la pelle, donano un tocco sofisticato alla scenografia dell’ambiente coniugando forme e superfici con dettagli decò.

A livello di illuminazione, per un gioco tra riflessi e opacità, sono state scelte le lampade a sospensione bianche e scultoree della collezione Hatton 1 di Original BTC: realizzate in ceramica Bone China, presentano un rosone sfaccettato e offrono una luce calda e suggestiva.

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Francesco Russo

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