MILANO – Giovanni Raspini apre la sua boutique milanese di Corso Monforte 7 al Fuorisalone che sarà l’insolito palcoscenico per un’installazione delle sue opere Animalist Design: un’occasione per far emergere una complessità di temi artistici e di design.

Progetti in grado di intercettare la metamorfosi e le visioni di arredi fatti di sperimentazione e concretezza, dove il design e l’arte, la forma e il decoro, sono agenti di cambiamento.

Sebbene non si parli di gioielli, ma di tavoli, specchiere, consolle, si vedrannooggetti di arredo che provengono dallo stesso territorio creativo, realizzati all’insegna di una contemporaneità classica e a volte persino provocatoria.

Tutti i pezzi sono accomunati da un desiderio di scoperta e da una riflessione: nell’epoca della riproducibilità esasperata e apparentemente illimitata, si pensi a quella digitale, mi sono domandato dove finisce il design e dove inizia l’arte? A che punto un decoro smette di essere tale e prevale sulla funzione stessa dell’oggetto? Per me quella sul limite è una domanda sempre aperta e oggi più attuale che mai”.

I manufatti che verranno presentati a Milano sono realizzati in ferro, bronzo, ottone e altri materiali, tutti uniti da un senso di sperimentazione  e innovazione che mai rinuncia al legame nobile con la grande tradizione artigiana toscana, la stessa che si ritrova nei gioielli del brand. 

Dal 18 al 23 aprile, la mostra sarà aperta al pubblico dalle ore 10.30 alle 20.00

Animalist Design di Giovanni Raspini in mostra al Fuorisalone 2023

Giovanni Raspini ha abituato da anni i suoi più affezionati clienti e il pubblico tutto, a mostre di gioielli “esagerati”, pezzi unici che vedono la luce in quello spazio sottile fatto di amore per il design, vocazione artistica e capacità artigianali millenarie. Dallo stesso territorio creativo nasce questo nuovo progetto, sebbene non si parli di gioielli ma di oggetti di arredo: tavoli, specchiere, consolle, credenze e altrI arredi, tutti realizzati all’insegna di una contemporaneità classica ed elegante, a volte persino provocatoria, sempre con un chiaro segno “animalier” distintivo a fare da comune denominatore.

“Se è vero che il primo amore non si scorda mai, le storie più belle sono però quelle dell’età matura” dice Giovanni Raspini “e così ho voluto esplorare un campo a me caro da sempre, quello del design, con un occhio e una maturità nuova, che arriva dalla lunga relazione con la gioielleria e soprattutto con l’aspetto scultoreo dell’arte orafa. Oltre il tradizionale connubio tra forma e funzione”, continua il designer, “vogliamo proporre opere che nascono da un disegno strutturato e identitario. Ogni opera ha una sua individualità e nasce secondo un progetto autonomo, i decori animalier sono prima modellati in cera e poi fusi nel bronzo.

Spesso il bronzo incontra il ferro forgiato, anch’esso declinato con lavorazioni e patine contemporanee. A volte le opere vivono di vita propria, facendosi sculture e complementi di arredo stilisticamente autonomi. Tra le fonti di ispirazione troviamo sempre presente una componente organica, naturalistica, o “animalist” legata ai temi della natura morta, o a rappresentazioni simboliche di animali: iguane, topi, api, pipistrelli, coralli. Tutti dalla resa plastica e stilistica che rasenta il virtuosismo.

“Le nostre creazioni”, conclude Giovanni Raspini, “esposte in quella che a Milano, storicamente, una “via del design”, ovvero corso Monforte, vogliono interpretare e sviluppare al meglio anche le esigenze costituenti di questa edizione del Fuorisalone. Parliamo di innovazione, circular economy e sostenibilità, con una reale apertura al dialogo progettuale che caratterizza questi nostri anni. In fondo il design è uno degli strumenti migliori e più onesti per comprendere la società che stiamo vivendo”.

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