MILANO – Nel terzo capitolo del concept “Inspired by Elements”, Gianni Chiarini sceglie di parlare ancora una volta attraverso il linguaggio ermetico ed emozionale.
E, dopo le spiagge incontaminate e selvagge di Rosignano e le vette silenziose e maestose della Val Senales, il brand approda in un universo parallelo e metafisico, dove la magia della terra rossa è enfatizzata da una suggestiva luce marziana, solare e surreale allo stesso tempo.
La Terra, con i suoi elementi rilassati e rassicuranti, si affianca a immagini di un pianeta “altro”, lontano e sconosciuto, dove il paesaggio roccioso non è solamente un’eco lunare, ma una fonte sincera di ispirazione per nuove idee e matericità: colori ignoti, texture corpose e pelli morbide.
In questo sfondo, la campagna SS23 di Gianni Chiarini si affida a un universo ibrido, raccontando con flash visivi e visionari le protagoniste della collezione.
Dua, già iconica nella stagione passata, conquista nuovamente la scena, presentandosi nell’identitaria pelle bubble, ingranata e materica. La fascinazione di un metaverso, tecnologico e incorporeo, gioca con la lavorazione laserata, rendendo i fori esagonali della traforatura un dettaglio narrante, sofisticato e di tendenza, del mood stagionale.
Accanto al suo Wasabi green, un’altra borsa si avvolge di colori extravaganti e digitali: Helena Round, bordata di punti coperta dall’effetto handmade e realizzati con l’antica macchina Ciucani, viene colorata di una punta di glicine inedita e unica, svelando in tutta la sua bellezza la capacità camaleontica di uno dei modelli più iconici del brand.
In un movimento di opposizione a ciò che è incerto, arriva Judy: qui, il materiale richiama la bellezza della terra e si veste di una paglia ricca, dalla mano corposa e il look naturale.
L’effetto paglia, come parte importante della riflessione stilistica di collezione, avvolge anche l’anima di Alicudi, novità assoluta di stagione, che deve la sua particolare preziosità all’elegante ripresa estetica del mondo della valigeria. Con un manico di sugherite, rivestito di pelle, si presenta con un look eclettico ed istrionico, in una lavorazione crochet dall’apparenza naturale, ma tinta di una tonalità di lime, acida e luminosa.
Il clima onirico viene raccontato dagli scatti: quattro immagini ispirazionali e aspirazionali, dove una luce impalpabile accompagna lungo atmosfere rarefatte, in cui distinguere il sogno dalla realtà risulta ormai quasi impossibile.